What's Wrong With Music?!

 

What's Wrong With Music?!

"What's Wrong With Music?!": una frase talmente potente che non siamo riusciti a non confezionarci intorno un ciclo di episodi per Fango Radio. Nel corso di questa mezza dozzina di puntate ci puntelleremo su un po' di esempi e pratiche proponedo alcune considerazioni che cercheranno di mettere un po' ordine nel filo dei nostri pensieri che si sono ingarbugliati un bel po' nel corso degli ultimi quindici-vent'anni trascorsi più e meno spensieratamente frequentando più e meno da vicino, da ascoltatori e attori in prima persona, quel panorama scosceso che possiamo ricondurre al mondo della musica tra virgolette leggera: sia "convenzionale", sia "di ricerca".

La domanda a cui cerchiamo pubblicamente risposta, sapendo che sarà improbabile trovarla, è un pochino diversa da "cosa c'è che non va nella musica" e potremmo metterla in questi termini: Come si riuscirà a mantenere un potenziale di ricerca, anche disarticolata, di qualcosa di "bello"? E soprattutto: che fine ha fatto il "grande altro" che è l'ascoltatore? Cosa è diventato? Dove si è smarrito?

w/ Alessio Dufur & Lorenzo Maffucci

 

Podcast

Listen / Info
16/07/2021

Episodio 18: Coperchio in silicone

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18/06/2021

Episodio 17: Si sta da nababbi

21/05/2021

Episodio 16: Spartitraffico

L’argomento di oggi è una sensazione: just a feeling. Cercheremo di spiegarci (non esattamente riuscendoci) una certa sensazione che invade all’ascolto di certi album: sensazione che arriva, ben prima che dal suono che quel disco produce, dalle parole che si dicono intorno a esso. Capita che certi dischi vengano descritti come “indiscutibili”: difficile argomentare in situazioni del genere. Cosa fare, insomma, quando ci si trova di fronte a un’opera d’arte che viene presentata come “indiscutibile”? Ad esempio di ciò, prendiamo il pretesto dell’uscita del nuovo album di Iosonouncane, “Ira”. Graditissimo ospite (intrappolato): Mirko.

Tracklist:

  1. Jeff Magnetum – Protect Your Home And Save Your Children From Dinosaurs
19/03/2021

Episodio 15: Merce

    19/02/2021

    Episodio 14: Output

    Ci troviamo all’ennesima constatazione (a bordo della S-Bahn): la puntata di oggi riguarda non tanto le difficoltà di chi non si fa una ragione dell’attuale situazione, quanto le psicosi che nascono in chi cerca di adattarsi - o da chi neanche vede la situazione. Ci occupiamo del rapporto tra musicista e output: ci tocca parlare di spazio. Space is the place; no space, no place. In mancanza di spazio non si può suonare, non si può nemmeno immaginare la propria musica nello spazio. E allora la domanda diventa: che derive prende un percorso di relazione tra suono e spazio nel momento in cui lo spazio viene a mancare? Ci vengono in aiuto, a mo’ di featuring, anche Chiara e Alessandro.

    Tracklist:

    1. Lucy Railton - S-Bahn
    2. Amnesia Scanner - AS CRUST (sul cellulare)
    3. Amnesia Scanner - AS CRUST (col cavo)
    4. The Crystals - He’s a Rebel
    5. My Bloody Valentine - Only Shallow
    29/01/2021

    Episodio 13: 330 giorni a Natale

    Nel giorno di Natale, fuori asse, siamo sbigottiti e digeriti. Andiamo avanti per tre ore fino a esaurimento nervi. Perché siamo qua, nello studio “C”? Perché ci piace condividere: C come condivisione, C come Christmas. C come classifiche dei migliori album dell’anno sciagurato 2020.

    Tracklist:

    1. Daniel Johnston – A Recorded Message
    2. Accogliente caffetteria natalizia com musica jazz natalizia e nevicata rilassante
    3. Aretha Franklin – People Get Ready
    4. John Fahey - Hark! The Herald Angels Sing/O Come All Ye Faithful
    5. Christmas Music from Another Room – Relaxing Christmas Ambience with Muffled Christmas Music
    6. Fiona Apple – I Want You To Love Me
    7. Classic Christmas Music Song Playlist and Cozy Fireplace Sound
    8. Psicologi – Spensieratezza
    9. Cristiano Godano – Ti voglio dire
    10. Headie One – Only You Freestyle (feat. Drake)
    11. Enya – Adeste Fideles
    12. Thundercat – Dragonball Durag
    13. Sault – Black
    14. Horse Lords – People’s Park
    15. Dean Roberts – Say After Me
    16. Piero Ciampi – Il Natale è il 24
    17. Cthulhu Detonator – Silent Night
    18/12/2020

    Episodio 12: Somewhere in the Mix

    Da qualche parte, nel mix di tutte le domande, si celano altre domande: anche oggi in qualche modo parleremo di piattaforme, e dell’atteggiamento dell’ascoltatore nei loro riguardi. Come è stato che una band della vecchia guardia come i Pavement abbia avuto una oscura, antica b-side in vetta alle opportune playlist di Spotify. Come è stato che all’appello del CEO di quella piattaforma (“Dovete produrre più musica!”) si sia ottenuta pronta risposta in forma di 100 remix di un medesimo brano prodotti da una intelligenza artificiale? Cosa fare dei progetti musicali che sfuggono di mano? Come si costruisce l’estetica del tuo progetto musicale al lume della più totale involontarietà?

    Tracklist:

    1. Lidl - Allt annat är olidligt
    2. Arca – Riquiquí
    3. bnkr44 – Disordine
    4. Ariete – Venerdì
    5. The Caretaker – It’s Just A Burning Memory
    6. Pavement – Harness Your Hopes
    20/11/2020

    Episodio 11: Fiabe

    A costo di esagerare torniamo su una delle questioni a noi più care: quella che riguarda la narrazione, la costruzione di una identità, la moltiplicazione delle personalità. Ci chiediamo: cosa si sta narrando? A chi serve codesta narrazione? La funzione moltiplicatrice di un certo artista cosa sta riproducendo nel mondo? Sarà che la critica mi sta aiutando a circostanziare un’opera d’arte nel contesto della realtà che l’ha prodotta, o forse che mi sta aiutando a collocare il critico medesimo scrivente nel contesto della realtà del suo proprio curriculum vitae?

    Tracklist:

    1. Oneohtrix Point Never – I Don’t Love Me Anymore
    2. Autechre – sch.mefd 2
    3. A Short Apnea – Visita notturna al museo mnestico
    4. A Short Apnea – Live in Catania
    23/10/2020

    Episodio 10: Giardino delle delizie

    La controversia è il pane di questo format: oggi in particolare. Ci occupiamo di una parola che può significare tante cose, a partire da “copertina”, e intorno alla quale molto spesso, nei secoli dei secoli, si sono verificati vari incidenti più o meno piacevoli, a volte disturbanti, a volte sorprendenti, dai quali non possiamo che essere attratti come falene dalla luce. La parola è “cover”. Ci troviamo circondati da cover e da qualche parte bisognerà cominciare: per esempio da edificanti storie di possessione e attraversando le impeccabili sonorità di servizio per matrimoni, pub e ascensori.

    Tracklist:

    1. Enzo Buonaurio Sax - Hallelujah
    2. Patrick Samson - Soli si muore
    3. Blixa Bargeld & Teho Teardo - Soli si muore
    4. A.G. Cook - Crimson and Clover
    5. Franco Battiato - Il cielo in una stanza
    6. Puccio Roelens Orchestra - Il cielo in una stanza
    7. Diodato - Paranoid Android
    8. Roccuzzo - Say Something
    9. Super 4 - Caruso
    10. Daze of Heaven - Garden of Delete
    25/09/2020

    Episodio 9: E qui ti ci voglio!

    Dove eravamo rimasti? Riprendiamo dopo la pausa estiva più smarriti di prima. Avevamo buttato tutto ai cani nel corso dell’ultima puntata della prima stagione, e osserviamo oggi la matassa del filo del discorso. In questo episodio ascoltiamo una selezione istintuale di novità discografiche e prendiamo qualche appunto che, forse, ci tornerà utile nel corso di questo nuovo ciclo di “What’s Wrong With Music?!”.

    Tracklist:

    1. Lil Tecca – Level Up
    2. MasCara – Divina-azione
    3. Alicia Keys feat. Sampha – 3 Hour Drive
    4. A.G. Cook – Beautiful Superstar
    5. Costanza – Galassie di persone
    6. Tommaso Paradiso – Ricordami
    7. Deradoorian – Corsican Shores
    8. Richard Skelton – IIIII
    9. Tricky – Fall Please
    10. cecilia – Blu
    11. Neil Young – Looking For A Leader
    10/07/2020

    Episodio 8: Tormenti

    Giunti all’ultima puntata di questa prima stagione di “What’s Wrong With Music?!” vogliamo stupirvi: anzi, vogliamo stupirci. Ci chiediamo: come stupirci? Cercando di andare alla scoperta di cosa non sappiamo, ovvero di quali sono le canzoni pop più in voga del momento: i famosi tormentoni estivi. O, più modestamente, i tormenti estivi di questo 2020 un po’ bizzarro.

    Tracklist:

    1. Boomdabash feat. Alessanda Amoroso – Karaoke
    2. Senidah x RAF Camora – 100%
    3. Kasza Tibi feat. Dér Heni – Ez Annyira Te
    4. Jador x Emilia x Dodo x Jay Maly x Costi – Jale (Djeale Romanian Remix)
    5. Zehra – Cennetten Çiçek
    6. Mohamed Ramadan – Bum Bum
    7. Carole Samaha feat. Dj Youcef – Bon Voyage
    8. Assala – Jeetni Maksour
    9. Sheebah x Orezi – Sweet Sensation
    10. Harry Nach – Tak Tiki Tak
    11. Cazzu feat. Lyanno x Rauw Alejandro x Dalex – Nada
    12. Upin & Ipin – Hang Pi Mana?
    13. Dism – Pretender
    14. Conkarah feat. Shaggy – Banana
    15. Who See – Amo Popit Po Pivo
    16. Ghezaal Enayat – Tol Omr
    17. Rosalía, J Balvin feat. El Guincho – Con Altura
    18. Jawsh 685 & Jason Derulo – Savage Love
    19. Kaleo – Break My Baby
    20. DaBaby feat. Roddy Ricch – Rockstar
    21. Rayvanny feat. Diamond Platnumz – Amaboko
    22. Baby K feat. Chiara Ferragni – Non mi basta più
    26/06/2020

    Episodio 7: Altri strumenti

    Nello scorso episodio della nostra ricognizione intorno ad alcune delle possibili curvature della pratica musicale ci eravamo concentrati su certe forme degli strumenti musicali, includendo in questa categoria la nozione di "studio di registrazione in quanto strumento" che si è ricomposta nell'ultimo decennio nella figura omnicomprensiva del computer, un congegno che si compie in una sintesi vertiginosa di banalità e mistero. Oggi vorremmo proporre un possibile specchio di quelle riflessioni: proveremo a concentrarci sull'utilizzo della musica - in senso più generico, del suono organizzato - in quanto strumento. Mantenendo la relazione con mestieri confinanti che abbiamo osservato in altre occasioni, potremmo dire che spostiamo la nostra attenzione dalla figura del musicista-liutaio a quella del musicista-architetto.

    Tracklist:

    1. Wolfgang Amadeus Mozart – Sonata K448 – II. Andante (1781)
    2. Pierre Boulez – Structures pour deux pianos – Livre I – 3eme mouvement (1951)
    3. Julius Eastman – Crazy Nigger (1979)
    4. Walter Carlos – March from A Clockwork Orange (1971)
    5. Stefano Cremona – Showreel (2020)
    6. Erik Satie – Tapisserie en fer forgé (1917)
    7. Deicide – Fuck Your God (2004)
    8. David Gray – Babylon (2000)
    9. Barney & Friends – I Love You
    10. Meditative Mind – 396Hz – Let Go Anxiety, Worries, Deep Subconscious Fears (2017)
    11. iDoser – Free Binaural Brain Dose Marijuana Sativa (2018)
    12/06/2020

    Episodio 6: Strumenti

    Il perno delle riflessioni di oggi ha un carattere squisitamente acustico, eppure ci sarà bisogno di qualche sforzo immaginativo in più, dato che la potenza simbolica degli strumenti musicali invade per forza anche la sfera visiva. E il problema è che, a ogni altezza, si è progressivamente smesso di avere a che fare con il reale e si è cominciato ad avere a che fare con il percepito.

    La natura coreografica dello strumento musicale si è spenta: o, almeno, sembra in questo momento sospesa, e sostituita dalla natura coreografica del corpo. Cioè: nell'immagine e nel'immaginario della rappresentazione della musica pop, la figura officiante del musicista in azione, del musicista in quanto tale e non solo in quanto icona (quindi, insomma, l'artista "sul pezzo", sul momento), in quell'immaginario la potenza coreografica del suo strumento è delegata alla potenza coreografica del suo corpo (o del corpo del suo contorno): la figurazione della danza prevale nettamente sulla figurazione dello strumento.

    Tracklist:

    1. John Cage – Water Walk (live 1960)
    2. Gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza – Improvvisazione per otto (1966)
    3. Bob Dylan – Ballad of a Thin Man / Like a Rolling Stone (live 1966)
    4. Lucio Battisti discute con Renzo Nissim (1970)
    5. Achille Lauro – Rolls Royce (live 2019)
    6. Mha Iri testimonial di “Finish More Music” (2019)
    7. Las Von – Breach (original mix) (2018)
    8. Paul Lock – Weekend Freakin (original mix) (2018)
    9. Woody Guthrie – Pretty Boy Floyd (1940)
    10. Grimes – You’ll Miss Me When I’m Not Around (2020)
    11. Marvin Gaye – Sexual Healing (1982)
    12. Nirvana – Smells Like Teen Spirit (live 1991)
    29/05/2020

    Episodio 5: Pratica e prassi

    Siamo arrivati a formulare un certo numero di interrogativi intorno alla macro-domanda "What's Wrong With Music?". Oltre a ciò, nelle chiacchiere dei giorni scorsi, siamo progressivamente approdati a definire due particolari possibilità che si aprono sul percorso del musicista e del suo altro (cioè per esempio l'ascoltatore, oppure il mediatore a vario titolo). Una di queste due vie è quella che qui chiamiamo "prassi", e l'altra è quella che chiamiamo "pratica". Ci siamo voluti aggrappare a questi due termini, che all'apparenza sono sinonimi e che hanno una evidente radice comune, ma che a noi interessa riguardare nel senso della loro divergenza.

    Si potrebbe dire che la prassi è il «va fatto», mentre la pratica è il «fallo» (e nel fallo, tra le varie, compare anche la possibilità etimologica di un errore). In alternativa si potrebbe dire che la prassi è «tutti sanno, e si ribadisce, che è così che si fa», mentre la pratica è «questo è quello che io faccio». La tendenza generale è quella di restaurare costantemente le prassi, che, anche solo idealmente, anche solo per sentito dire, sono quei must che vanno fatti. Però riteniamo che sia parecchio più divertente fare pratica che non fare prassi.

    È possibile - anzi, è globalmente auspicato - che il giovane musicista, il nuovo che compare in un qualche scenario, si manifesti nel mondo già formato, cioè più esattamente che nasca e cresca senza formazione, senza la possibilità di un percorso, e che appaia al traguardo vincente ma già fresco di doccia.

    Tracklist:

    1. Mac Demarco - Nobody (2019)
    2. Kanye West - No More Parties in LA (2016)
    3. Iggy and The Stooges - Search and destroy (original mix) (1973)
    4. Iggy and The Stooges - Search and destroy (remix) (1997)
    5. Lou Reed - Metal Machine Music, Part 3 (1975)
    6. Lou Reed - Sally Can't Dance (1974)
    7. Duke Ellington, Charles Mingus, Max Roach - Money Jungle (1963)
    8. Autechre - frane casual (2018)
    9. Lorenzo Senni - Dance Tonight Revolution Tomorrow (2020)
    10. Michele Maraglino - Come trasformare il tuo disco in un trampolino di lancio! (corso gratis) (2019)
    11. Michele Maraglino - Vivere di musica pubblicando 8 canzoni al giorno (2500€ al mese) (2019)
    15/05/2020

    Episodio 4: Habitat

    Alla fine dello scorso episodio ci eravamo salutati con un pacchetto di domande circa la funzione della scena, o se si vuole del circuito musicale. Oggi riprendiamo il discorso centrandolo su un tema abbastanza ben collegato a quello del circuito, ovvero: l'habitat.

    Per parlare di habitat in musica occorrerà un po' di immaginazione. Tanto per cominciare, bisognerà che tutti noi ci poniamo un po' delle nostre tipiche domande: per esempio: da dove bisogna partire per ricostruire, o dove è il caso costruire, l'habitat della musica? Quali gli spazi, e come riempirli? Quali sforzi sono necessari per definire un habitat in cui l'esperienza musicale sia sorprendente e contribuisca a estendere un immaginario? E poi: è possibile divertirsi in pochi? O è il tanto che ci diverte? L'esercente dice: se ho il locale pieno ci guadagno e posso dare i soldi al musicista: ma la realtà non è così lineare.

    Alcuni atteggiamenti rendono la questione particolarmente problematica: per esempio: è tendenza diffusa nel musicista l'aspettativa di un mondo che sia plasmato appositamente per lui stesso; il ragionamento per cui il musicista si entusiasma genuinamente è quello che riguarda sé stesso. Da cui un primo guaio: se siamo monadi in partenza come si può ritenere che non saremo monadi all'arrivo. Quello a cui il musicista vorrebbe tornare dopo la pandemia è esattamente quella situazione confortevole che si era ritagliato (o in cui era capitato) in un panorama complessivamente desolante.

    Tracklist:

    1. 808 State - Pacific State (1989)
    2. Cabaret Voltaire - I Want You (12-Inch Mix) (1987)
    3. New Order - Dreams Never End (1981)
    4. Happy Mondays - Twenty Four Hour Party People (1988)
    5. Brian Eno - 2/1 (1978)
    6. Calm Seashore - No Copyright Sound Effects - Audio Library
    7. Free Ukulele Corporate Background Music For Your Videos
    8. Motivational Background Music - Corporate Music - Instrumental
    9. Regard - Ride It (Ibiza 2020)
    10. Simon Field - Shake The Tree (Ibiza 2020)
    11. Giuseppe Conte - La cultura (2020)
    12. Foo Fighters - The Pretender (live 2019)
    13. Gazzelle - Vita paranoia (2019)
    14. Canova - Lento violento (2019)
    15. Fulminacci - Le ruote, i motori (2019)
    16. Modigliani - Questa serie è una bomba (2020)
    17. Bob Dylan - A Hard Rain's A-Gonna Fall (live 1975)
    01/05/2020

    Episodio 3: “My Magic Dreams Have Lost Their Spell”

    Ci chiediamo: a cosa serve, oggi, un circuito? A cosa serve una scena? E anche: cosa serve oggi a una scena?

    Il circuito della musica underground è quello in cui il sogno si scontra con la pratica che lo fa rimanere un sogno. Chi ne prende le distanze, come per esempio la nostra figura-guida della giovane persona a cui viene chiesto: "What's Wrong With Music?!", sostiene qualcosa di questo tipo: «C'è poco di stimolante in quell'ambiente: solo una raffica di punti interrogativi e frustrazione».

    Il sacrificio del musicista si equivoca in forma di martirio. Ma quali sono le conseguenze di questo martirio? E anzi: quali sono le cause di martirizzazione della figura del musicista che c'è dentro di te?

    Tracklist:

    1. Roberta Flack - Sweet Bitter Love (1971)
    2. Nick Storring - My Magic Dreams Have Lost Their Spell (2020)
    3. Arca - Nonbinary (2020)
    4. Sophie - Faceshopping (2018)
    5. Fugazi - Blueprint (1990)
    6. Yves Tumor - Broke In (2016)
    7. Yves Tumor - Gospel For A New Century (2020)
    8. AIDS Wolf - Wet Winds (2010)
    9. Charley Patton - High Water Everywhere pt. 1 (1929)
    10. Elvis Presley - Don't Be Cruel (1956)
    16/04/2020

    Episodio 2: Una storiella di spettri

    Quella di oggi è una storiella di spettri e cani che si mordono la coda. In particolare, ci troviamo al cospetto del fantasma di ciò che viene narrato, in un recinto di paletti, confini, steccati e parole chiave che musicisti e critici si preoccupano di distribuire, in prima persona, con grande generosità.

    Nell'epoca classica della critica musicale la recensione era il luogo, ad uso delle persone interessate a una qualche forma di approfondimento, in cui si circoscrivevano le umane possibilità di acquisto e fruizione di prodotti discografici. Se tempo, denaro e spazio sono grandezze finite e quantificabili, occorre ponderare meglio che si può ogni acquisto. Al momento - e qui introduciamo i primi simulacri di un mondo sconfinato - maneggiamo un denaro e ci muoviamo in un tempo e in uno spazio che appaiono variamente dilatabili o comprimibili. Di conseguenza anche la letteratura diciamo "terziaria", quella cioè che si pone come oggetto la produzione di un discorso intorno a un'altra opera, riduce la sua funzione a qualcosa di diverso. Vediamo cosa succede, al solito appoggiandoci sul morbido di qualche caso esemplare.

    Tracklist:

    1. Bon Iver - Hey, Ma (2019)
    2. Gigante - La felicità a che ora arriva (2020)
    3. Iosonouncane - Carne (2015)
    4. M83 - Midnight City (2011)
    5. Gilberto Gil - Procissao (1968)
    6. Giorgio Poi - Solo per gioco (2019)
    7. Goblin - Deep Shadows (1975)
    8. Tame Impala - Borderline (2020)
    9. Matia Bazar - Intellighenzia (1983)
    10. Talking Heads - Crosseyed and Painless (1980)
    11. Billie Eilish - Bad Guy (2019)
    12. Billie Eilish vince il secondo Grammy (2020)
    13. FINNEAS - Shelter (2019)
    14. Cosey Fanny Tutti - Tutti (2019)
    15. Renick Bell - Root of the Light (2018)
    02/04/2020

    Episodio 1: Preambolo

    Si è assistito, negli ultimi vent'anni, diciamo in parallelo con la diffusione capillare e col progressivo rigonfiamento delle reti e dei mezzi digitali, a un fenomeno di compressione simmetrica che proviamo a descrivere in questi termini: dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto, immaginiamoci due spinte che puntano verso uno stesso luogo. In particolare, nel nostro caso, verso uno stesso linguaggio e verso uno stesso immaginario.

    Non fa scandalo, e non è una strategia nuova, che l'industria dell'intrattenimento analizzi e si impadronisca degli sforzi delle avanguardie, che campioni gli esiti delle ricerche dell'underground e che, dopo averne distillato le parti aspre, le ricongiunga in un prodotto su cui effettuare degli investimenti. Il costume non è nuovo.

    Quello che fa scandalo, per quanto ci si riesca a scandalizzare nel 2020, è che si sia arrivati al punto in cui è lo stesso "underground" a sottoporsi a questa vivisezione, e anzi, ancor più incredibilmente, a cercare esattamente di arrivare , dove stanno puntando con lo specchietto i soldi, il prestigio, o se proprio andasse male almeno quel famoso, ormai superato, quarto d'ora di celebrità warholiano (diciamo quindici secondi di celebrità, aggiustando il valore del tempo all'inflazione odierna).

    Tracklist:

    1. Valerio Scanu - Per tutte le volte che... (2010)
    2. Pooh - Uomini soli (1990)
    3. Diodato - Fai rumore (2020)
    4. Piccola Orchestra Avion Travel - Sentimento (2000)
    5. Coro di caldari (Ortona) - Alla fiera di Lanciano (1954)
    6. Madonna - Frozen (1998)
    7. Autechre - Second Bad Vilbel (1995)
    8. Rihanna feat. SZA - Consideration (2016)
    9. Quinton Barnes - He (2020)
    10. The Weeknd - Scared to Live (2020)
    11. "Calamita" & Gucci - Stornelli (1954)