ITALIAN PIGFUCK! The Noise Rock Scene (1990-2023)

 

ITALIAN PIGFUCK! The Noise Rock Scene (1990-2023)

UN'INTRODUZIONE

C'è grande confusione sotto il cielo quando si tratta di mettere a fuoco il termine "noise rock". Si potrebbe parlare di punk rock o post punk suonato ad alti volumi, sottoposto a forti distorsioni, edificato per lo più su accordi dissonanti saturi di feedback, ma chiaramente non otterremmo una definizione esaustiva. Oggi, e a distanza di tempo, parliamo di "noise rock" a proposito di band primigenie come i Pussy Galore - che avevano una forte componente garage rock - ma utilizziamo la stessa catalogazione per parlare degli Helmet e dei loro riff cubici in staccato, o dello tsunami percussivo dei Lightning Bolt. Tra queste band c'è un abisso stilistico non riscontrabile in ogni altro genere. E a dimostrazione di quanto detto, non esiste un circuito noise rock e non esistono pubblicazioni di settore. Il noise rock è uno stato mentale, piuttosto.

Quasi impossibile ottenere precisione tassonomica nella definizione del noise rock, così come invece più facilmente riusciamo a immaginare una coesione nell'hardcore punk. Fatto salvo il periodo che va dalla fine degli anni Ottanta alla fine dei Novanta, quando molte etichette fiorirono negli Stati Uniti contribuendo a tracciare i confini di quello che oggi chiamiamo "noise rock", l'alveo in cui hanno nuotato e nuotano le band riconducibili al genere rimane ampio, non circoscrivibile e difficilmente definibile. Eppure il noise rock esiste, eccome. E l'Italia ha i suoi emuli, alcuni di lusso addirittura.

Per queste ragioni nelle quattro playlist che Asbestos Digit Mixtape vi propone varia è la composizione: si va dallo screamo noise dei furibondi Gerda, alle ascendenze doom degli OvO, al protonoise dei Noisext, alle geometrie angolari degli Uzeda, fino al punk noise rock à la Cosmic Psychos dei Cani Sciorrì, per arrivare all'affilato art noise dei Lucertulas.

Abbiamo cercato di assemblare playlist quanto più possibile esaustive per ciascuno dei tre decenni presi in considerazione, riservando l'ultima, la quarta, a formazioni del recente passato che hanno pubblicato album significativi nei primi scampoli di questi anni Venti. Il risultato? Più di trent'anni di noise rock italiano raccontati dalla musica di 100 band da tutta Italia.

Buon ascolto! Turn up volume to 11!

IL PIANO

“ITALIAN PIGFUCK! è una raccolta della durata di 4h57’ circa, composta da 102 brani per 102 band: uno sguardo - si spera abbastanza esaustivo - della scena noise rock italiana degli ultimi 33 anni. La raccolta è divisa in quattro playlist per tre decadi (’90-’00, ’00-’10, ’10-’20) accompagnate da una panoramica di questo inizio decennio (’20-’23).

I. Noise Rock Monkey Boys/I Ragazzi Scimmia Del Noise Rock (1990-2000)
II. Preparation For Combat/Prepararsi A Combattere (2000-2010)
III. Bleeding From Tinnitus/Sanguinamento Da Acufene (2010-2020)
IV. Early Noisy Roaring 20’s/I Primi Ruggenti E Rumorosi Anni Venti (2020-2023)

L’intento è quello di aggiornare regolarmente le playlist con brani del passato e del presente che via via si presenteranno a ulteriori indagini.

LE TRACCE

Le tracce sono presentate senza soluzione di continuità, mixate tra loro, per creare un’esperienza di ascolto “senza scampo”. Per agevolare il riconoscimento dei singoli brani così disposti, nelle tracklist sono indicati per ciascuno il momento effettivo di inizio/fine.

Alcune tracce reperite solo su supporti analogici sono state digitalizzate. Si è cercato di rispettare le masterizzazioni originali salvo in alcuni casi in cui si è provvetuto a uniformare volumi e frequenze alla media delle produzioni.

KUDOS

Stefano Paternoster (RobotRadio), Andrea Ics Ferraris (Disconnection Hardcore), Francesco Panatta (Sinatra), Pierluigi Bella + Chicca Blasetti (Soul Food/Hate Rec.), Michele Maglio (Psychotika Records), Mirko Spino (Wallace Records), Gianmaria Aprile (Fangoradio.com): senza l’aiuto, i suggerimenti, e le buone idee dei quali il lavoro di raccolta sarebbe risultato sicuramente incompleto.

“ITALIAN PIGFUCK! The Noise Rock Scene (1990-2023)” è una raccolta curata da Asbestos Digit Mixtape per Fangoradio.com

Roma, 13 Marzo 2023.

w/ ASBESTOS DIGIT

 

ASBESTOS DIGIT
is an Electronic/Avant-garde label from Asbestos City, based in Rome. Run by Andrea Prevignano.
All the music you find on Asbestos Digit is free, with some reported exceptions. If you want to contribute with a handful of euros, we will be delighted, and we will be able to fund the physical copies of the albums in our catalog.
https://asbestosdigit.bandcamp.com/

Podcast

Listen / Info
23/03/2023

I. Noise Rock Monkey Boys/I Ragazzi Scimmia Del Noise Rock (1990-2000)

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Il Contesto

È cosa nota a tutti che il rock indipendente americano degli anni Ottanta fu foriero del successo su larga scala del cosiddetto rock alternativo degli anni Novanta. Molto esemplificando, formazioni come Hüsker Dü, Meat Puppets, Replacements, Jane’s Addiction, R.E.M. e Pixies prepararono la strada alla scena di Seattle e a tutto ciò che ne conseguì.

Nella variegata scena indie statunitense ci fu chi non cedette alle lusinghe delle major, o quanto meno se lo fece, non lo fece subito. Una scena orgogliosamente svincolata dalle multinazionali discografiche si impose a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, e diede vita negli Stati Uniti a etichette come Amphetamine Reptile, Trance Syndicate, PCP, Skin Graft, Load e Matador - solo per nominarne alcune. Queste intraprendenti label inaugurarono in quel periodo i loro rispettivi cataloghi popolati di musica gravida di feedback, distorsione, dissonanze e alti volumi, sorta di variazione caotica e fragorosa dell’hardcore punk. Ovviamente queste si ersero sulle spalle di altre venute prima: Homestead, Touch And Go, SST, la Sub Pop degli anni sommersi, sulle quali si era già delineato un intransigente fronte di band votate al rumore. Fu nel 1987 che la definizione "pigfuck", che abbiamo preso in prestito per l'occasione, venne coniata dal critico musicale Robert Christgau sul numero di marzo di Village Voice, per identificare quelle band - nella fattispecie Scratch Acid, Butthole Surfers, Big Black, tra le altre - che mettendo in discussione alcuni canoni del punk ne proponevano di fatto una versione più affilata, sguaiata, rumorosa e "artsy".

La scena italiana (1990-2000)

Ovviamente il riverbero di quei suoni giunse in Italia. Etichette sintonizzate su quelle frequenze come la Electric Eye di Claudio Sorge, la V.I.T.R.I.O.L. di Giulio Giannetti e la romana Helter Skelter di Pierluigi Bella e Stefano Zurlo, label centrale nello sviluppo e nella promozione del genere, iniziarono a distribuire quelle musiche e a coltivare discepoli italiani.

È impressionante ascoltare oggi i toscani Glomming Geek flirtare allora con i suoni di Killdozer e Birthday Party, inaugurando forse involontariamente la stagione del noise rock all’italiana. A proposito di iniziatori, in questa prima playlist non potevano mancare i decani Uzeda (qui colti nella loro performance per la Peel Session del 1994), ponte con la loro label Indigena tra il noise rock americano e la Sicilia, la regione che per prima e sistematicamente accolse in Italia queste sonorità, qui rappresentata in modo nutrito da Jasminshock, White Tornado, Twig Infection, Keen Toy, Turn e Pornography. Non è un caso che sia stato il sud a fornire al genere alcune tra le realtà migliori: i napoletani Silken Barb di Maurizio Argenziano, i brindisini Phonorakes e i tarantini Veronica Voss, tre delle più significative presenze del noise rock italiano degli anni Novanta. Con minore risonanza rispetto agli Uzeda, anche i genovesi Noisext riuscirono a conquistare la fiducia di una label americana, la newyorkese PCP (patria di Unsane, Chrome Cranks e Slug), pure se per l’avventura di un solo 7”.

Abbiamo scelto inoltre di inserire - per la rilevanza assoluta dei progetti - artisti legati inizialmente al noise rock e poi evoluti giocoforza in altre entità: i Meathead di Teho Teardo, ora stimato compositore di colonne sonore per il cinema, e gli Starfuckers, approdati negli anni a una totale destrutturazione del suono. E per rimanere tra i cattivi maestri, spazio anche ai One Dimensional Man di Pierpaolo Capovilla, qui fotografati nella loro prima incarnazione: ritroveremo nel nuovo millennio il loro leader ne Il Teatro degli Orrori, sintesi di brutalità noise rock e cantautorato italiano, strada peraltro pionieristicamente percorsa alla metà degli anni Novanta con successo dai fiorentini De Glaen doverosamente inseriti nella nostra playlist. Non è tutto: del nucleo originario di Capovilla e del chitarrista Massimo Sartor viene riesumato un vecchissimo esperimento in stile Big Black, gli Holy Guns Inc.

La vercellese Vacation House di Rudy Medea (ex Indigesti/Wretched) fu il trait d’union tra la scena hardcore punk e quella noise rock: dal suo vasto e variegato catalogo abbiamo scelto le due band a nostro avviso più rappresentative: i canturini Jinx del chitarrista Gianluca Camnasio (un passato nei Disper-Azione e nei Wretched) e i romani Crunch. Piemontesi anche i This Evol Taste, un solo 12” all’attivo, arrivati da percorsi attigui al metal (Jester Beast e Headcrasher) e convertiti a un noise rock sui generis, tra psichedelia e hardcore. Memori di una compilation culto, “Gioventù Sonica”, il tributo italiano ai quartetto newyorkese, pubblicata da Electric Eye nel 1991, abbiamo poi riscoperto uno dei gruppi che ne fecero parte con più lustro, i Redrum da Pavia. La lista non sarebbe stata completa senza i/le pescaresi Joyce Whore Not di Monia De Lauretis, indimenticato punto di riferimento della scena indie/noise rock italiana del periodo con la storica fanzine ItSelf.

Aprono e chiudono questa prima playlist due formazioni romane: il furibondo duo con percussioni industriali Bre Beskyt Dyrene di Simone Salustri (alias Acquefigide) e di Antonio Zitarelli (poi in Neo e Mombu) e i Sinatra di Francesco Panatta: entrambe le band immortalate sul limitare di un decennio la cui chiusura avrebbe inesorabilmente segnato la crisi del rock alternativo americano ed europeo. Ma, come vedremo, il noise rock tricolore degli anni Duemila si dimostrerà vivo e scalciante.
Buon ascolto! Turn the volume up to 11!

Tracklist:

  1. Bre Beskyt Dyrene - Aspen (1999, Aquefrigide. Da "Acquefrigide") (00'00"-03'24")
  2. Jinx - Deep Down (1997, Vacation House. Da "Half") (03'14"-05'47")
  3. De Glaen - Dueuno (1998, Cockney Music. Da "De Glaen") (05'48"-09'30")
  4. One Dimensional Man - Your Wine (1997, Wide. Da "One Dimensional Man") (09'28-11'30")
  5. Jasminshock - Hysterical Barrio (2000, Wallace. Da "Passing Complexion") (11'25"-14'48")
  6. This Evol Taste - Tcs (1994, Vinyl Crew. Da "This Evol Taste" 12") (14'46-21'27")
  7. Twig Infection - Tribeca Dreamin (2000, Free Land. Da "Home Is Female Tomorrow Singular") (21'23"-23"40")
  8. Meathead - Drone (1994, Sub/Mission. Da "Bored Stiff") (23'27"-27'30")
  9. Veronica Voss - File 215 (1994, Scum In Trance. Da "Antipop") (27'17"-29'36")
  10. Keen Toy - Trying To Understand (1997, Indigena. Da "Wake Up") (29'31"-32'43")
  11. Noisext - Headcrusher (1994, PCP Entertainment. Da "Welcome To My Head" 7") (32'35"-34'12")
  12. Crunch - Free Thinking Vacant Bullet (1995, Vacation House. Da "Trigger Happy Trespasser") (34'08"-38'00")
  13. Uzeda - Save My Snakes (1994, Strange Fruit. Da "Peel Session 8/5/1994") (37'57"-41'00")
  14. Glomming Geek - Screaming Inside You (1990, V.I.T.R.I.O.L. Da "Dog's Head") (40'59"-45'15")
  15. Starfuckers - Saturazione (1991, Electric Eye. Da "Brodo Di Cagne Strategico") (45'14"-48'55")
  16. Silken Barb – Crowned (1997, Free Land. Da "Silken Barb") (48'51-50'50")
  17. Redrum - Jackass (1991, Electric Eye. Da "Bray Loud" 7") (50'40"-53'36")
  18. White Tornado - I Don't Give A Shit (1997, Free Land. Da "From Hand To Mouth") (53'33"-55'22")
  19. Joyce Whore Not – CaCO (1996, Joyce Whore Not. Da "Co.Mind") (55'19"-59'48")
  20. Pornography - Blind Person (1998, Wallace. Da "Car") (59'46"-1h03'51")
  21. Phonorakes - Fino In Fondo (1998, Rumble Fish Corporation. Da "Al Di Là Di Tutto") (1h03'40-1h07'01")
  22. Turn - F451 (1997, Free Land. Da "Under My Skin") (1h07'00"-1h10'11")
  23. Holy Guns Inc. - Red Hook (1991, Black Hand. Da "Holy Guns Inc." 7") (1h10'04"-1h12'32")
  24. Sinatra - Buzz Meeks (1997, Rumble Fish Corporation. Da "Sinatra" 7") (1h12'31"-1h13'43")