ITALIAN PIGFUCK! The Noise Rock Scene (1990-2023)

 

ITALIAN PIGFUCK! The Noise Rock Scene (1990-2023)

UN'INTRODUZIONE

C'è grande confusione sotto il cielo quando si tratta di mettere a fuoco il termine "noise rock". Si potrebbe parlare di punk rock o post punk suonato ad alti volumi, sottoposto a forti distorsioni, edificato per lo più su accordi dissonanti saturi di feedback, ma chiaramente non otterremmo una definizione esaustiva. Oggi, e a distanza di tempo, parliamo di "noise rock" a proposito di band primigenie come i Pussy Galore - che avevano una forte componente garage rock - ma utilizziamo la stessa catalogazione per parlare degli Helmet e dei loro riff cubici in staccato, o dello tsunami percussivo dei Lightning Bolt. Tra queste band c'è un abisso stilistico non riscontrabile in ogni altro genere. E a dimostrazione di quanto detto, non esiste un circuito noise rock e non esistono pubblicazioni di settore. Il noise rock è uno stato mentale, piuttosto.

Quasi impossibile ottenere precisione tassonomica nella definizione del noise rock, così come invece più facilmente riusciamo a immaginare una coesione nell'hardcore punk. Fatto salvo il periodo che va dalla fine degli anni Ottanta alla fine dei Novanta, quando molte etichette fiorirono negli Stati Uniti contribuendo a tracciare i confini di quello che oggi chiamiamo "noise rock", l'alveo in cui hanno nuotato e nuotano le band riconducibili al genere rimane ampio, non circoscrivibile e difficilmente definibile. Eppure il noise rock esiste, eccome. E l'Italia ha i suoi emuli, alcuni di lusso addirittura.

Per queste ragioni nelle quattro playlist che Asbestos Digit Mixtape vi propone varia è la composizione: si va dallo screamo noise dei furibondi Gerda, alle ascendenze doom degli OvO, al protonoise dei Noisext, alle geometrie angolari degli Uzeda, fino al punk noise rock à la Cosmic Psychos dei Cani Sciorrì, per arrivare all'affilato art noise dei Lucertulas.

Abbiamo cercato di assemblare playlist quanto più possibile esaustive per ciascuno dei tre decenni presi in considerazione, riservando l'ultima, la quarta, a formazioni del recente passato che hanno pubblicato album significativi nei primi scampoli di questi anni Venti. Il risultato? Più di trent'anni di noise rock italiano raccontati dalla musica di 100 band da tutta Italia.

Buon ascolto! Turn up volume to 11!

IL PIANO

“ITALIAN PIGFUCK! è una raccolta della durata di 4h57’ circa, composta da 102 brani per 102 band: uno sguardo - si spera abbastanza esaustivo - della scena noise rock italiana degli ultimi 33 anni. La raccolta è divisa in quattro playlist per tre decadi (’90-’00, ’00-’10, ’10-’20) accompagnate da una panoramica di questo inizio decennio (’20-’23).

I. Noise Rock Monkey Boys/I Ragazzi Scimmia Del Noise Rock (1990-2000)
II. Preparation For Combat/Prepararsi A Combattere (2000-2010)
III. Bleeding From Tinnitus/Sanguinamento Da Acufene (2010-2020)
IV. Early Noisy Roaring 20’s/I Primi Ruggenti E Rumorosi Anni Venti (2020-2023)

L’intento è quello di aggiornare regolarmente le playlist con brani del passato e del presente che via via si presenteranno a ulteriori indagini.

LE TRACCE

Le tracce sono presentate senza soluzione di continuità, mixate tra loro, per creare un’esperienza di ascolto “senza scampo”. Per agevolare il riconoscimento dei singoli brani così disposti, nelle tracklist sono indicati per ciascuno il momento effettivo di inizio/fine.

Alcune tracce reperite solo su supporti analogici sono state digitalizzate. Si è cercato di rispettare le masterizzazioni originali salvo in alcuni casi in cui si è provvetuto a uniformare volumi e frequenze alla media delle produzioni.

KUDOS

Stefano Paternoster (RobotRadio), Andrea Ics Ferraris (Disconnection Hardcore), Francesco Panatta (Sinatra), Pierluigi Bella + Chicca Blasetti (Soul Food/Hate Rec.), Michele Maglio (Psychotika Records), Mirko Spino (Wallace Records), Gianmaria Aprile (Fangoradio.com): senza l’aiuto, i suggerimenti, e le buone idee dei quali il lavoro di raccolta sarebbe risultato sicuramente incompleto.

“ITALIAN PIGFUCK! The Noise Rock Scene (1990-2023)” è una raccolta curata da Asbestos Digit Mixtape per Fangoradio.com

Roma, 13 Marzo 2023.

w/ ASBESTOS DIGIT

 

ASBESTOS DIGIT
is an Electronic/Avant-garde label from Asbestos City, based in Rome. Run by Andrea Prevignano.
All the music you find on Asbestos Digit is free, with some reported exceptions. If you want to contribute with a handful of euros, we will be delighted, and we will be able to fund the physical copies of the albums in our catalog.
https://asbestosdigit.bandcamp.com/

Podcast

Listen / Info
04/05/2023

IV. I Primi Ruggenti Anni Venti/Early Roaring 20's

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Tracklist:

  1. Six Feet Tall - Paleolithic Before Paleo Was Cool (2020, Mother Ship. Da "Be Grave With Your Life") (00'00"-02'19")
  2. I Maiali - Parassita (2022, OverDub. Da "cenere​/​CENERE") (02'18-04'27")
  3. Lasael - Drown Your Eaters (2022, Lasael. Da "Drown Your Eaters") (04'21"-05'25")
  4. Duocane - Martello (2020, Duocane. Da "Sudditi") (05'23"-07'59")
  5. Batsalsa Experience - Aria (2022, Grandine. Da "Astrea") (07'57"-11'22")
  6. Gufonero - Polaroid (2021, Vollmer Industries. Da "Ipnagogico") (11'18"-14'29")
  7. Catorcio - Colerdose (2022, Zero Produzioni. Da "Catorcio") (14'20-20'01)
  8. Lleroy - Bava (2022, Overdrive. Da "Nodi") (19'58"-23'21")
  9. Opium/Absinth - Burn The Bear (2021, Brigante. Da "Nullified Thoughts") (23'21"-26'12")
  10. Stormo - Sorte (2023, Prosthetic. Da "Endocannibalismo") (25'59"-28'40")
  11. Üt - Zeuda (2022, Taxi Driver. Da "Il Pozzo E La Piramide") (28'40"-31'04")
  12. Hate And Merda - Andrà Tutto Muori (2022, Dio Drone. Da "Ovunque Distruggi") (31'04"-35'33")
  13. ELM - Whole Year Inn (2020, Bronson. Da "The Wait") (35'32"-39'37")
  14. Reverie - Safe (2021, Zegema Beach. Da "Everything Repeats Itself Forever") (39'37"-41'59")
  15. Strebla - Carne (2021, The Ghost Is Clear. Da "Cemento") (41'58"-45'54")
  16. Baratro - Vilification (2021, Sangue Dischi. Da "Terms And Conditions") (45'52"-48'08")
  17. Nitritono - Re Di Pietra (2020, I Dischi Del Minollo. Da "Eremo") (48'06"-52'25")
  18. Robox - Thot (2022, Overdrive. Da "Robox") (52'25"-55'30')
  19. Zolle - M'io (2020, Subsound. Da "Macello") (55'26"-59'08")
  20. KHA! - My Hands (2023, Grandine. Da " Ghoulish Sex Tape") (59'08"-1h01'44")
  21. Exhibit - Eisoptrofobia (2023, Controcanti Produzioni. Da "Folli Rei" (1h01'44"-1h03'49")
  22. Melee - Pizza (2020, Araki. Da "Melee") (1h03'49"-1h07'55")
  23. Lingua Serpente - Spitted (2020, Shove. Da "Anachronistic Futuristic") (1h07'42"-1h09'45")
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20/04/2023

III. Bleeding From Tinnitus/Sanguinare Per Acufene

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Il contesto

Negli anni di Spotify e Apple Music la strategia del mercato indipendente è resistere coalizzandosi. Le etichette puntano su costi e distribuzione condivisa, spartendo i compiti (stampa, grafica, promozione) e consorziandosi. Il formato CD su cui buona parte delle produzioni del decennio indipendente hanno circolato ha una battuta d'arresto violentissima e si assiste a un parziale ritorno del vinile. Se all'inizio degli anni 2000 ancora circolavano - secondo i dati della RIAA - circa un miliardo di supporti CD, alla fine degli anni Dieci saranno colo 30 milioni.

Nuove etichette dedite a nuove efferatezze noise rock si impongono o si riconfermano sulla scena italiana: l'alessandrina postcore Shove, la Dio Drone di Naresh Ran, che dalla sua centrale operativa a Firenze ha dispensato band come Void 00, Cult Of Terrorism, Carnero; la Toten Schwan di Marco Valenti e la cuneese Vollmer Industries. Dal punto di vista stilistico il noise rock italiano degli anni Dieci si compatta e si irrobustisce grazie a nutrite dosi di postcore e metalcore e osa sfidare l'italiano.

Le Band

Due i filoni che si impongono nel decennio 2010-2020: la tendenza a virare verso forme feroci di noise rock infuso di metalcore ed oscurità che viene raccolta da band come gli Spirale, trio di Macerata, e dai padovani LORØ; e l'uso, finalmente sdoganato, dell'italiano, ciò che porta maggiore complessità al genere.

A forme narrative insospettabilmente efficaci approdano molte formazioni di questo lotto: i Morsura (con componenti di Tagliabuio e Lucertulas) che aprono questa playlist con un brano di rara potenza e poesia; i bolognesi Marnero e la loro epopea maledetta racchiusa nella cosiddetta Trilogia del Fallimento, qui alle prese con i mostri dell'inconscio melvilliano; i modenesi Pontecorvo e il loro noise rock punk dritto in faccia e fradicio di feedback; Gli Altri da Savona, con un suono evocativo e isisiano e una tagliente denuncia politica che sembra rimandare ai tempi d'oro dell'hardcore italiano; i Ludmilla Spleen che raccolgono la narrazione intimista e autodistruttiva dei primi Marlene Kuntz e quella dei Bachi da Pietra; i milanesi Zidima che in un minuto e mezzo sparano cannonate antifasciste noise rock in stile Trance Syndicate; Il Vuoto Elettrico (una citazione da Six Minute War Madness?) propongono un brano upbeat al vetriolo; i Ruggine che aggiornano la tecnica del reading a nuove crudeltà; i ternani Die Abete (doppia batteria nella line up) e il loro violentissimo e spigoloso noise math rock; i Tagliabuio con il loro inesorabile noise rock accompagnato da uno straziato flusso di coscienza; e l'inesorabile duo bassless perugino Autunno con un ermetico haiku rumoroso.

Tra le pesantezze di Melvins e Today Is The Day si muovono i pavesi Mooth, nati dalla precedente sigla Koan. Non sono da meno per quanto riguarda l'impatto i trevigiani A Flower Collapsed che sembrano rifarsi al caos ordinato dei Colossamite in un brano dalla furia omicida. "Fuzz e martello" è il claim dei desenzanesi Demikhov qui con uno strumentale postcore iperarticolato. Un altro strumentale quello dei parmensi Luciferi, un brano old school di collera unsaneana saturo di distorsione. I bolognesi Buzz Aldrin di Gelo Casarrubia (ora nei Bromance) contribuiscono alla playlist con una traccia ipnotica, tra i Sonic Youth della metà degli Ottanta e l'ostinazione degli Oneida. Crotonesi ma bolognesi di adozione I Cani Dei Portici elevano al cielo il loro ululato noise stoner mudhoneyano e memore dei primi ODM.

Una miscela velenosa di metal core, noise rock e synth è quella proposta dai padovani Lorø, di casa alla Dio Drone. Da Novara i Volta sembrano recuperare le sonorità mercuriali dei Brainiac e le dissonanze chitarristiche dei Trumans Water. Enrico Tauraso (ex Dead Elephant) e Alain Lapaglia (Morkobot) sono i Turin Horse (attenzione al loro recente nuovo album dopo cinque anni), autori di un asciutto noise rock shellachiano nell'impostazione ma ben più poderoso. Alla stessa matrice math e rumorosa sono ascrivibili i BUZZØØKO, trio dalla provincia di Mantova. Da Forlì i Marmo assestano uno strumentale old school breve e cattivo, mentre i Kint (nati da una crasi musicale tra Death of Anna Karina e Redline Season) mostrano ascendenze chicagoane in un impianto sicuramente più robusto. Dal primo album dei Buñuel (supergruppo con elementi di Oxbow, TDO e A Short Apnea) abbiamo scelto un numero impressionante dove la chitarra di Xabier Iriondo suona come un clipper per tagliare il marmo. E per chiudere i Glad Husbands, figli della vivissima scena di Cuneo, capaci di un intenso e lirico noise rock accomunabile a certe cose dei Dillinger Escape Plan.

Tracklist:

  1. Morsura - Ad Un Passo (2017, Only Fucking Noise. Da "Morsura") (00'00"-02'39")
  2. Luciferi - Solfurea (2014, L'Odio Dischi. Da "Fiat Lux") (02'35"-06'00")
  3. Buzz Aldrin - White Church (2010, Ghost/Unhip. Da "Buzz Aldrin") (05'30"-09'15")
  4. Lorø - Choke (2018, Drown Within. Da "Hidden Twin") (09'05")
  5. Buñuel - This Is Love (2016, Tannen. Da "A Resting Place For Strangers") (11'49"-14'46")
  6. Spirale - Atto Di Dolore (2018, Toten Schwan. Da "Carne Della Mia Carne") (14'41"-18'30")
  7. Volta - Blu-Lit Soundtrack (2018, Coypu. Da "Remap") (18'24-20'30")
  8. Turin Horse - The Regret Song (2018, Shove. Da Untitled EP) (20'25"-23'49")
  9. Marnero - A.C.H.A.B. (2018, Dischi Bervisti. Da "Quando Vedrai Le Navi In Fiamme Sarà Giunta L'Ora") (23'42"-26'32")
  10. Pontecorvo - Modena (2016, Pontecorvo. Da "Pontecorvo EP") (26'29"-29'17")
  11. Gli Altri - All'Orizzonte (2013, Bori Punk Asso. Da "Fondamenta, Strutture, Argini") (29'15"-33'33")
  12. BUZZØØKO - Love Is Indie Hair (2017, RetroVox. Da "Giza") (33'26"-36'21")
  13. Kint - Last On List (2018, È Un Brutto Posto Dove Vivere/To Lose La Track. Da "Stoned Immaculate") (36'20"-40'16")
  14. Ludmilla Spleen - Rosabella (2020, Artista Anch'Io. Da "Gennariello") (39'53-43'43')
  15. Demikhov - A Two​-​Headed Zeus Appears To Vladimir Demikhov (2016, Dio Drone. Da "Experimental Transplantation Of Vital Organs") (43'47"-48'07")
  16. ZiDima - Emme (2020, I Dischi Del Minollo. Da "Del Nostro Abbraccio Ostinato In Questa Crepa In Fondo Al Mare") (48'08"-49'07")
  17. Il Vuoto Elettrico - Le Lacrime Di Dio (2015, Dreamingorilla. Da "Virale") (49'35"-52'57")
  18. Tagliabuio - L'Ombra Del Patibolo (2010, Tagliabuio. Da "3") (52'54-55'56")
  19. Autunno - Cartoline (2017, To Lose La Track. Da "Caderiva") (55'50"-58'05")
  20. Marmo - Babele (2019, Marmo. Da "Babele") (57'55"-1h00'11")
  21. Mooth - MDMA (2013, Martiné. Da "Slow Sun") (1h00'05"-1h03'00")
  22. Cani Dei Portici - Cave Canem (2013, Toten Schwan. Da "Cave Canem EP") (1h02'55"-1h05'06")
  23. A Flower Kollapsed - Uniformity (2012, Shove. Da "A Flower Kollapsed") (1h05'04"-1h08'24")
  24. Ruggine - Babel (2014, Vollmer Industries. Da "Iceberg") (1h08'23"-1h11'23")
  25. Die Abete - L'Antropologa/Il Trend Del Declino (2017, To Lose La Track. Da "Senza Denti") (1h11'23"-1h13'21")
  26. Glad Husbands - The Weight Of The Diving Suit (2012, Whosbrain. Da "God Bless The Stormy Weather") (1h13'17"-1h15'50")
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06/04/2023

II. Preparation For Combat/Prepararsi A Combattere

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Il contesto

Un decennio di non semplice decifrazione quello dei primi anni Duemila, un periodo di transizione che porterà alla definitiva cloudizzazione della musica. Peer to peer, file sharing, smaterializzazione della musica e sua compressione in algoritmo: questi i refrain del mercato musicale che si affaccia al nuovo millennio. L'onda lunga del progresso tecnologico conseguente all'affermarsi della Rete che avvertiamo ancora oggi a distanza di vent'anni, sembra cancellare in un battito di ciglia quel mondo fatto di supporti fisici, promozione e distribuzione attraverso canali classici. La stampa tradizionale, quella su carta, inizia a entrare in crisi. Tiene il mercato dei CD, destinati presto a sparire, esplode e si atomizza la musica in Rete. La spallata definitiva avverà con la cloudizzazione dell'ascolto e con l'avvento dei social e con la produzione massiva dei telefoni cellulari.

E il mercato indipendente? Dov'è finito nel primo decennio di questa nuova era? Dov'è finita la musica "written by outsiders and sung for the underdogs", come scrive Mark Savage sulla BBC? C'è ancora, ha perso una larga fetta dei suoi introiti, circa il 25%, ma vive e lotta insieme a chi ancora ci crede. Sparite (Skin Graft, Trance Syndicate) o fortemente ridimensionate (Touch And Go, Amphetamine Reptile) in seguito alla perdita di appeal del rock tout court, le etichette del noise rock americano degli anni Novanta hanno comunque lasciato sulla scena italiana una forte impronta.

In Italia rimangono in corsa, combattendo con un mercato che si sta progressivamente restringendo, etichette cardine del genere: la Wallace di Mirko Spino, la Robot Radio di Stefano Paternoster, centrale per molte band della scena noise del nord est; la romana Vurt di Massimo Palermo, la tarantina Psychotica di Michele Maglio, e l'eclettica alessandrina Shove di Manuel Piacenza che, partita nel 1994 come fanzine di Andrea Valentini e trasformatasi in etichetta, arriverà caparbiamente ai giorni nostri con alcuni capisaldi del noise rock italiano.

La scena italiana (2000-2010)

Meno schiave dei modelli di riferimento del decennio precedente, le noise rock band italiane di inizio millennio iniziano a delineare un proprio stile: basti ascoltare gli abruzzesi Bebe Rebozo dall'approccio no wave, i Buzzer P e i Lucertulas debitori di certe soluzioni à la Brainiac seppure personalissime, e i romani Hiroshima Rocks Around e il loro garage noise rock gravido di feedback.

In quanto a stile nessuno può insegnare alcunché agli OvO di Stefania Pedretti e Bruno Dorella, che abbiamo deciso di inserire nella tracklist per l'innegabile e fortissima influenza diretta che il progetto ha avuto sulla scena italiana, anche se la loro esperienza è così articolata da sfuggire a ogni genere. Stesso discorso vale per gli Zu, da sempre fonte di dibattito su categorizzazioni e appartenenze: abbiamo scelto una traccia da "Carboniferous", forse il loro lavoro di maggiore potenza e più ascrivibile al genere. Per chiudere la parentesi dei senatori c'è Il Teatro Degli Orrori il cui primo album, al netto della vena cantautorale, mentiene una notevolissima connotazione noise rock; i Putiferio, con un Giulio Ragno Favero - chitarrista di ODM e TDO, e stimato produttore di molte delle realtà italiane proposte su "Italian Pigfuck!" - qui alla batteria; e i Red Worms' Farm con una collaborazione dell'immancabile Pierpaolo Capovilla.

La famiglia Wallace è illustrata da un pugno di arrabbiati come Taras Bul'ba, Gerda, ineguagliabili per violenza d'impatto, e Black Engine, questi ultimi formazione di lusso composta dagli Zu e Eraldo Bernocchi, mastermind dell'industriale e sperimentale italiana con i Sigillum S e mille altre sigle. Le milanesi Agatha di Pamela Pernatsch e Claudia De Simone entrano nella tracklist con un brano uzediano dal loro debutto su Vurt. I padovani Kelvin (in formazione anche il chitarrista Woolter poi nei Putiferio) assestano un numero in stile AmRep, solo una parte del loro suono eclettico (si evolveranno, come vedremo, in Ultrakelvin).

I siciliani Spriggan pagano un doveroso omaggio ai Big Black per poi prendere il largo con un personalissimo assalto rumoroso all'arma bianca (dal vivo: incontenibili). Se il killer trio (è il caso di dirlo) bergamasco Il Torquemada raccoglie il testimone dei One Dimensional Man, gli Edible Woman elaborano per il loro debutto su Psychotica un noise math rock che ricorda degli ipervitaminici Three Second Kiss. Stessa scuderia per la cult band Guinea Pig e il suo noise rock pungente mediato dalla lezione art rock dei Pere Ubu. I Candies di Giulio Calvino (poi nei più riflessivi Hot Gossip) vengono qui proposti nel loro acerbo ma rabbioso debutto con un brano che vede alla voce Kevin Branstetter dei Trumans Water. Con un curioso approccio che combina i primissimi Unsane e i Sonic Youth gli udinesi Stayer ci consegnano il loro tributo tratto dall'EP d'esordio.

Apre la compilation il quintetto mestrino Silbato, che nel corso della loro troppo breve carriera nella prima metà degli anni duemila hanno proposto la loro fusione screamocore mediata da una sensibilità noise rock. Da Napoli arrivano i Mesmerico, cresciuto sotto l'ala degli Zu, duo ultranoise per chitarra e batteria composto da Fabrizio Piccolo e Luca Bottigliero; mentre da Senigallia, ospitato da Vacation House, arriva il trio Oginoknaus dell'indimenticato Corrado Bellucci. Il trio tarantino math noise Beirut ci regala un brano dal loro minialbum di debutto, mentre i Tastiera, realtà anomala della scena, propongono un numero in stile no(w) wave/Skin Graft. Dietro gli alias "spaziali" di Lin, Lon e Lan si nascondono i feroci MoRkObOt qui con uno strumentale "noise intergalattico" dal loro debutto.

Il Piemonte è presente con i fossanesi Dead Elephant, tra i più brutali e pesanti del lotto, con il loro noise rock di marca Cherubs/Drain e dai concittadini Cani Sciorrì, punk noise rock di razza iper distorto, tra le formazioni più longeve della scena. Stessa marca hc punk noise per i Sant' Antonio Stuntmen, provenienti da quell'incubatrice di talenti rumorosi che è la provincia di Padova.

Tracklist:

  1. Silbato - Flowers Grow Of Her Head (2004, Shove. Da "5*4") (00'00"-'1'37")
  2. Taras Bul'ba - Miyuki (2005, Wallace. Da "Incisione") (01'34"-04'51")
  3. Agatha - My Teacher Plays In A Metal Band (2005, Vurt. Da "Greetings From S.sg") (04'45"-07'54")
  4. Spriggan - Lidia (2001, Edwood. Da "Doormate") (07'46"-11'27")
  5. Il Teatro Degli Orrori - E Lei Venne! (2007, La Tempesta Dischi. Da "Dell'Impero Delle Tenebre") (11'21"-14'00")
  6. Mesmerico - Silos (2009, Octopus. Da "Magnete") (13'59"-15'33")
  7. Oginoknaus - Monster (2004, Vacation House. Da "Oginoknaus") (15'32"-17'11")
  8. Lucertulas - Partum (2007, Robot Radio. Da "Tragol De Rova") (17'09-19'21")
  9. OvO - Mammut (2006, Load. Da "Miastenia") (19'20"-22'17")
  10. Gerda - Né Io Né Noi (2005, Wallace/Shove. Da "Gerda") (22'17-25'21")
  11. Logan - Like A Stray Dog (2003, Psychotica Records. Da "Love, Said Gas") (25'18-28'47")
  12. Il Torquemada - The Killer (2008, Jestrai. Da "The Killer EP") (28'47"-31'16")
  13. Hiroshima Rocks Around - I'm Beauty When I'm Sick (2005, NO=FI Recordings. Da "HRA 666") (31'10"-33'03")
  14. Putiferio - Give Peace A Cancer (2008, Robot Radio. Da "ate ate ate") (33'02"-37'32")
  15. Tastiera - IV (2009, Que Suerte!. Da "What Before How") (37'32-39'08")
  16. MoRkObOt - Robot Rolls Rodeo (2005, Lizard. Da "MoRkObOt") (39'00"-41'05")
  17. Sant'Antonio Stuntmen - Elvis (2006, Black Nutria. Da "Into The Aorta") (41'04"-42'40")
  18. Beirut - Pleasure Of Listen (2003, Psychotica. Da "The Beirut") (42'37"-48'07")
  19. Kelvin - Go Way (2002, Kelvin. Da "CD01") (48'05"-50'08")
  20. Dead Elephant - Introducing My Eye In Flames (2008, Cycic Lab. Da "Lowest Shared Descent") (49'55"-53'56")
  21. Candies - To Connect (2001, Turn. Da "Leaving Our Homes") (53'29"-55'45")
  22. Edible Woman - The Different Top (2004, Psychotica. Da "Spare Me/Calf") (55'44"-58'42")
  23. Black Engine - Bones Circus (2007, Wallace. Da "Ku Klux Klowns") (58'37"-1h01'05")
  24. Guinea Pig - Die! (2004, Psychotica. Da "Guinea Pig") (1h01'05"-1h04'59")
  25. Zu - Mimosa Hostilis (2009, Ipecac. Da "Carboniferous") (1h04'59"-1h09'05")
  26. Bebe Rebozo - Sakura Sena (2002, Furt Core. Da "Voglio Essere Un Ninja E Vivere Nell´Ombra") (1h09'05"-1h10'57")
  27. Buzzer P - Mustafà (2001, Vurt. Da "... Waitin' For A Major") (1h10'54"-1h13'54")
  28. Cani Sciorrì - C.D.P.S. (2001, Cani Sciorrì. Da "Club") (1h13'54"-1h15'52")
  29. Red Worms' Farm - 4 (2001, Halley. Da "Red Worms' Farm") (1h15'45"-1h17'35")
  30. Stayer - Falling Down (2002, Drillerprod. Da "Tragic EP") (1h17'35"-1h23'33")
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23/03/2023

I. Noise Rock Monkey Boys/I Ragazzi Scimmia Del Noise Rock (1990-2000)

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Il Contesto

È cosa nota a tutti che il rock indipendente americano degli anni Ottanta fu foriero del successo su larga scala del cosiddetto rock alternativo degli anni Novanta. Molto esemplificando, formazioni come Hüsker Dü, Meat Puppets, Replacements, Jane’s Addiction, R.E.M. e Pixies prepararono la strada alla scena di Seattle e a tutto ciò che ne conseguì.

Nella variegata scena indie statunitense ci fu chi non cedette alle lusinghe delle major, o quanto meno se lo fece, non lo fece subito. Una scena orgogliosamente svincolata dalle multinazionali discografiche si impose a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, e diede vita negli Stati Uniti a etichette come Amphetamine Reptile, Trance Syndicate, PCP, Skin Graft, Load e Matador - solo per nominarne alcune. Queste intraprendenti label inaugurarono in quel periodo i loro rispettivi cataloghi popolati di musica gravida di feedback, distorsione, dissonanze e alti volumi, sorta di variazione caotica e fragorosa dell’hardcore punk. Ovviamente queste si ersero sulle spalle di altre venute prima: Homestead, Touch And Go, SST, la Sub Pop degli anni sommersi, sulle quali si era già delineato un intransigente fronte di band votate al rumore. Fu nel 1987 che la definizione "pigfuck", che abbiamo preso in prestito per l'occasione, venne coniata dal critico musicale Robert Christgau sul numero di marzo di Village Voice, per identificare quelle band - nella fattispecie Scratch Acid, Butthole Surfers, Big Black, tra le altre - che mettendo in discussione alcuni canoni del punk ne proponevano di fatto una versione più affilata, sguaiata, rumorosa e "artsy".

La scena italiana (1990-2000)

Ovviamente il riverbero di quei suoni giunse in Italia. Etichette sintonizzate su quelle frequenze come la Electric Eye di Claudio Sorge, la V.I.T.R.I.O.L. di Giulio Giannetti e la romana Helter Skelter di Pierluigi Bella e Stefano Zurlo, label centrale nello sviluppo e nella promozione del genere, iniziarono a distribuire quelle musiche e a coltivare discepoli italiani.

È impressionante ascoltare oggi i toscani Glomming Geek flirtare allora con i suoni di Killdozer e Birthday Party, inaugurando forse involontariamente la stagione del noise rock all’italiana. A proposito di iniziatori, in questa prima playlist non potevano mancare i decani Uzeda (qui colti nella loro performance per la Peel Session del 1994), ponte con la loro label Indigena tra il noise rock americano e la Sicilia, la regione che per prima e sistematicamente accolse in Italia queste sonorità, qui rappresentata in modo nutrito da Jasminshock, White Tornado, Twig Infection, Keen Toy, Turn e Pornography. Non è un caso che sia stato il sud a fornire al genere alcune tra le realtà migliori: i napoletani Silken Barb di Maurizio Argenziano, i brindisini Phonorakes e i tarantini Veronica Voss, tre delle più significative presenze del noise rock italiano degli anni Novanta. Con minore risonanza rispetto agli Uzeda, anche i genovesi Noisext riuscirono a conquistare la fiducia di una label americana, la newyorkese PCP (patria di Unsane, Chrome Cranks e Slug), pure se per l’avventura di un solo 7”.

Abbiamo scelto inoltre di inserire - per la rilevanza assoluta dei progetti - artisti legati inizialmente al noise rock e poi evoluti giocoforza in altre entità: i Meathead di Teho Teardo, ora stimato compositore di colonne sonore per il cinema, e gli Starfuckers, approdati negli anni a una totale destrutturazione del suono. E per rimanere tra i cattivi maestri, spazio anche ai One Dimensional Man di Pierpaolo Capovilla, qui fotografati nella loro prima incarnazione: ritroveremo nel nuovo millennio il loro leader ne Il Teatro degli Orrori, sintesi di brutalità noise rock e cantautorato italiano, strada peraltro pionieristicamente percorsa alla metà degli anni Novanta con successo dai fiorentini De Glaen doverosamente inseriti nella nostra playlist. Non è tutto: del nucleo originario di Capovilla e del chitarrista Massimo Sartor viene riesumato un vecchissimo esperimento in stile Big Black, gli Holy Guns Inc.

La vercellese Vacation House di Rudy Medea (ex Indigesti/Wretched) fu il trait d’union tra la scena hardcore punk e quella noise rock: dal suo vasto e variegato catalogo abbiamo scelto le due band a nostro avviso più rappresentative: i canturini Jinx del chitarrista Gianluca Camnasio (un passato nei Disper-Azione e nei Wretched) e i romani Crunch. Piemontesi anche i This Evol Taste, un solo 12” all’attivo, arrivati da percorsi attigui al metal (Jester Beast e Headcrasher) e convertiti a un noise rock sui generis, tra psichedelia e hardcore. Memori di una compilation culto, “Gioventù Sonica”, il tributo italiano ai quartetto newyorkese, pubblicata da Electric Eye nel 1991, abbiamo poi riscoperto uno dei gruppi che ne fecero parte con più lustro, i Redrum da Pavia. La lista non sarebbe stata completa senza i/le pescaresi Joyce Whore Not di Monia De Lauretis, indimenticato punto di riferimento della scena indie/noise rock italiana del periodo con la storica fanzine ItSelf. Una menzione particolare per i milanesi Debord, tra i primi insieme ai padovani Infranti a integrare nella formula noise rock testi in italiano pieni di crudezza, disperazione e poesia.

Aprono e chiudono questa prima playlist due formazioni romane: il furibondo duo con percussioni industriali Bre Beskyt Dyrene di Simone Salustri (alias Acquefigide) e di Antonio Zitarelli (poi in Neo e Mombu) e i Sinatra di Francesco Panatta: entrambe le band immortalate sul limitare di un decennio la cui chiusura avrebbe inesorabilmente segnato la crisi del rock alternativo americano ed europeo. Ma, come vedremo, il noise rock tricolore degli anni Duemila si dimostrerà vivo e scalciante.

Buon ascolto! Turn the volume up to 11!

Tracklist:

  1. Bre Beskyt Dyrene - Aspen (1999, Aquefrigide. Da "Acquefrigide") (00'00"-03'24")
  2. Jinx - Deep Down (1997, Vacation House. Da "Half") (03'14"-05'47")
  3. De Glaen - Dueuno (1998, Cockney Music. Da "De Glaen") (05'48"-09'30")
  4. One Dimensional Man - Your Wine (1997, Wide. Da "One Dimensional Man") (09'28-11'30")
  5. Jasminshock - Hysterical Barrio (2000, Wallace. Da "Passing Complexion") (11'25"-14'48")
  6. This Evol Taste - Tcs (1994, Vinyl Crew. Da "This Evol Taste" 12") (14'46-21'27")
  7. Twig Infection - Tribeca Dreamin (2000, Free Land. Da "Home Is Female Tomorrow Singular") (21'23"-23"40")
  8. Meathead - Drone (1994, Sub/Mission. Da "Bored Stiff") (23'27"-27'30")
  9. Veronica Voss - File 215 (1994, Scum In Trance. Da "Antipop") (27'17"-29'36")
  10. Keen Toy - Trying To Understand (1997, Indigena. Da "Wake Up") (29'31"-32'43")
  11. Noisext - Headcrusher (1994, PCP Entertainment. Da "Welcome To My Head" 7") (32'35"-34'12")
  12. Crunch - Free Thinking Vacant Bullet (1995, Vacation House. Da "Trigger Happy Trespasser") (34'08"-38'00")
  13. Uzeda - Save My Snakes (1994, Strange Fruit. Da "Peel Session 8/5/1994") (37'57"-41'00")
  14. Glomming Geek - Screaming Inside You (1990, V.I.T.R.I.O.L. Da "Dog's Head") (40'59"-45'15")
  15. Starfuckers - Saturazione (1991, Electric Eye. Da "Brodo Di Cagne Strategico") (45'14"-48'55")
  16. Silken Barb - Crowned (1997, Free Land. Da "Silken Barb") (48'51-50'50")
  17. Redrum - Jackass (1991, Electric Eye. Da "Bray Loud" 7") (50'40"-53'36")
  18. White Tornado - I Don't Give A Shit (1997, Free Land. Da "From Hand To Mouth") (53'33"-55'22")
  19. Joyce Whore Not – CaCO (1996, Joyce Whore Not. Da "Co.Mind") (55'19"-59'48")
  20. Pornography - Blind Person (1998, Wallace. Da "Car") (59'46"-1h03'51")
  21. Phonorakes - Fino In Fondo (1998, Rumble Fish Corporation. Da "Al Di Là Di Tutto") (1h03'40-1h07'01")
  22. Turn - F451 (1997, Free Land. Da "Under My Skin") (1h07'00"-1h10'11")
  23. Holy Guns Inc. - Red Hook (1991, Black Hand. Da "Holy Guns Inc." 7") (1h10'04"-1h12'32")
  24. Debord - Nel Buio (1996, Fridge. Da "Debord") (1h12'32"-1h17'05")
  25. Infranti - Caduto (1996, Infranti. Da "Frantumi") (1h16'53"-1h19'02")
  26. Sinatra - Buzz Meeks (1997, Rumble Fish Corporation. Da "Sinatra" 7") (1h19'02"-1h20'13")