Happy Collapse

Il valore del pensiero lento
Immerso in un universo frenetico che spinge costantemente verso l’omologazione del processo produttivo e la contrazione dei tempi di reazione a qualsivoglia stimolo sensoriale, l’uomo ha gradualmente disimparato i vantaggi ed il gusto relativi alla riflessione ponderata distante dalle false esigenze dettate da un dover essere costantemente connessi.
Distaccandosi dalle logiche da macchina proprie dell’ambiente virtuale e riconquistando una dimensione culturale incentrata sull’essere, Happy Collapse si propone quale interstizio in cui ritrovare il necessario spazio di riverbero che consenta al gesto creativo di affermarsi nella sua pienezza, uno spazio di ascolto creato affidandosi all’istinto in cui favorire rapporti di relazione inattesi.
Con cadenza mensile, a partire dall’equinozio di Primavera e per un anno esatto, Stefano De Ponti ci conduce alla scoperta di tracciati risonanti costruiti in presa diretta accostando e sovrapponendo materiali accuratamente selezionati per definire flussi che attraverso il confronto giungano alla definizione di esplorazioni soniche capaci di espandere l’eco di ogni singola componente.
Ciascuna delle 12 trame è pubblicata anche sul canale mixcloud di SoWhat, contenitore in costante divenire, e viene cristallizzata in formato fisico su supporto di volta in volta definito corredato dalle immagini fotografiche appositamente realizzate da Alessandro Ligato.
w/ Stefano De Ponti
Stefano De Ponti è un organizzatore di suoni e immagini. Usa i microfoni come una cinepresa, strumenti musicali come tele e le immagini come parole, confondendo i confini tra l'udito e il vedere. Nel corso degli anni ha focalizzato il suo percorso artistico sul potere meta-narrativo del suono, insieme all'insegnamento delle discipline pittoriche e dei seminari musicali. Paesaggio, azione, parola e materia sono alcuni dei temi di base della sua ricerca, che si muove tra spettacoli, radio, dischi, sculture sonore e colonne sonore dipinte.
stefanodeponti.it
Podcast
Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta T. S. Eliot 1. Vuoto Caduto il fiore resiste l’immagine della peonia Buson 1716 – 1784 2. Vento Nel vento mi rimprovero e cammino Santoka 1882-1940) 3. 4'33'' John Cage 1952
La penultima puntata di Happy Collapse sarà dedicata alla lettura integrale del classico e, in questo momento più che mai, imprescindibile testo "Conferenza su niente" di John Cage, troppo spesso conosciuto (quando lo è) più per la fama di chi l'ha scritto che per il suo contenuto; ciò potrebbe anche essere bastante, purché non ci si dimentichi del suo sorriso...
Una selezione-sorpresa da Emptycities, lavoro di Vacuamoenia intorno alla condizione acustica transitoria determinata dalla vita in quarantena.
«A seguito delle direttive del governo—spiegano da Vacuamoenia—e per contrastare la diffusione del Coronavirus in Italia, ognuno di noi ha preso l’impegno di non uscire di casa e di limitare il più possibile gli spostamenti, in una sorta di abbandono centripeto dei luoghi dove non è più l’andare via che caratterizza la desertificazione ma il restare».
«Come per il paesaggio abbandonato il risultato ai sensi è lo stesso. Escluso pochi accentratori - ancora una volta attrattatori centripeti di uomini - come i supermercati, le edicole e le farmacie, il resto è visibilmente svuotato, acusticamente silenzioso. Chi ascolta la città non ha più quei punti fermi che caratterizzano la vita precedente la quarantena, il che crea ansia - ma a volte anche sorpresa, come una sorta di epifania - e non è forse un caso che proprio il suono che si diffonde dai balconi, attraverso un inno o un applauso, è diventato mezzo di reazione alla condizione imposta, il “Segnale” dei tempi che stanno correndo».
Per il mix sono stati utilizzati estratti da Nicola Di Croce – Venezia, 21 Marzo 16.00; Caroline Claus, Bruxelles, 28 Marzo 19.00; Antonio Porem Pires – Lisboa, 11 Aprile 19.00.
Oltre la fine annunciata. Un’ordinaria meditazione senza giustifiche. Solidarietà continua, a chi si imbarca, a chi è allo sbando, in mezzo. Immagini di cattivo esempio. Ma cosa cambia? Esseri fermati, nelle regole fatte per poter non essere applicate, nella supponenza. Archiviare e trattenere è come sparire. Una lettera senza certezze, mentre tutta l’infelicità degli uomini deriva da una sola causa, dal non sapere starsene in pace, in una camera. Cicli rapidi e ritorni. L’interno che si riflette nell’esterno. Fare deserto, azzerarsi. Perché ricominciare, in fondo, è un po’ come rinascere, ogni volta.
Nuovi solchi impermanenti. Nell'attesa.
On air live streaming da Solco79.
Giorgio Sancristoforo, (Milano 1974) è artista e ingegnere del suono. Musicista, appassionato didatta ed esploratore instancabile, è autore di numerosi software per la musica sperimentale (Berna, Gleetchlab, Radioaktivnost), documentari sulla musica elettronica (Tech Stuff, MTV/QOOB 2007) e immensi progetti di field recording (Audioscan Milano, 2010), è membro dello storico centro per la musica elettroacustica milanese AGON e del PRISMA International Composers Group.
Attivo nel campo della SciArt, ha recentemente realizzato una scultura sonora intitolata The Tannhäuser Gate, per il festival DATAMI del Joint Research Centre della Commissione Europea, lavorando con biologi e ingegneri nucleari sul proprio DNA e le radiazioni ionizzanti.
Un portale che si apre verso un’immaginario del cambiamento come metafora della vita stessa; un rito di passaggio esoterico, mistico e al tempo stesso iper-tecnologico, che trasporta lo spettatore in uno spazio di trasformazione e mutazione, che abbraccia tanto le metamorfosi Ovidiane quanto il post-umanesimo, fra cultura classica e visioni di un futuro che appare lontanissimo, ma che in realtà è già presente, qui e ora.
TAGS
#DNA, #genomica, #NuclearArt, #SciArt, #musica-sperimentale, #sound-art, #EUSciencehub, #Bozar, #JRCIspra
Con sensibili moti della speranza della volontà scorgere forme invisibili dalla vaga distanza cercare sulla fredda linea dell’orizzonte albero spiaggia fiore uccello attendere ai confini i viaggiatori che non verranno.
Conversazione con Silvia Cignoli, chitarrista, a partire dal suo nuovo progetto fluido “The Wharmerall”. Chitarrista classica ed elettrica, musicista versatile spazia dalla musica classica alla contemporanea, dall’improvvisazione radicale all’avant-rock ad una propria creazione musicale, crossover fra la propria formazione accademica e la scena elettronica.
Ph. Alessandro Ligato
Tracklist:
- Silvia Cignoli – The Dam and The Black Gleam
- Silvia Cignoli – Nioto
- Silvia Cignoli / Daniela Terranova – And Time Lets Fall Its Drop
- IN/ELEKTRA – Through Scenes
Abbandonarsi alle mutazioni cromatiche, dissipando ogni sapere, ogni progetto di racconto, restare all’aperto, in una nebbia estiva o sotto la prima neve, è come credere che possa esistere una simbiosi tra lo spirito e la realtà naturale. E H.
Un viaggio nella storia della musica, curato da Fabrizio Modonese Palumbo attraverso ascolti guidati, dall’opera ed il cabaret, attraverso il punk per arrivare alle frontiere estreme della musica elettronica, guardando al suono ed al linguaggio musicale come strumenti politici e di identità per le soggettività e la comunità LGBTQI+.
Fabrizio Modonese Palumbo è nato a Torino nel 1968 ed è attivo da oltre 25 anni nella scena musicale di ricerca e sperimentazione internazionale, sia come membro di Larsen, Blind Cave Salamander, ( r ), Coypu ed Almagest! che come artista solista e DJ.
Ha collaborato tra gli altri con musicisti quali Xiu Xiu, Jochen Arbeit, Damo Suzuki, Johann Johannsson, Ben Chasny, Julia Kent, Baby Dee, Paul Beauchamp, Ernesto Tomasini, Little Annie e con la danzatrice/coreografa Paola Bianchi, ed ha realizzato colonne sonore per il teatro, cortometraggi, documentari, nonché sonorizzazioni ed installazioni audio/video site-specific.
Attivo anche come curatore per festival e rassegne italiani ed europei e come consulente, relatore, docente su tematiche di suono, composizione ed improvvisazione musicale, performance.
Episodio 5: dalla comprensione iniziale verso una metanarrazione finale, dove parole e suono si fondono diventando un flusso astratto ma, si spera, emozionale: questo il programma dell’escursione condotta in suono (manipolato dal vivo su nastro a 4 tracce) e parole da Stefano De Ponti insieme ad Alessandro Miele e Alessandra Crocco, anime di Progetto Demoni, che racconteranno i motivi e gli esiti de La rivoluzione dei libri da loro caldeggiata.
Happy Collapse viaggia in parallelo anche su SoWhat!. L’immagine è come sempre di Alessandro Ligato.
Episodio 5: dalla comprensione iniziale verso una metanarrazione finale, dove parole e suono si fondono diventando un flusso astratto ma, si spera, emozionale: questo il programma dell’escursione condotta in suono (manipolato dal vivo su nastro a 4 tracce) e parole da Stefano De Ponti insieme ad Alessandro Miele e Alessandra Crocco, anime di Progetto Demoni, che racconteranno i motivi e gli esiti de La rivoluzione dei libri da loro caldeggiata.
Happy Collapse viaggia in parallelo anche su SoWhat!. L’immagine è come sempre di Alessandro Ligato.
Episodio speciale di Happy Collapse, il format immersivo curato da Stefano De Ponti in collaborazione con SoWhat!.
Il quarto appuntamento propone una costruzione sonora realizzata a partire da materiali registrati durante la residenza artistica allo spazio Standard di Milano che, a partire dallo scorso giugno, ha portato alla realizzazione dello spettacolo “Aspra” della compagnia Phoebe Zeitgeist, al debutto sabato prossimo a Verbania.
Ne parleremo con Stefano De Ponti e Giuseppe Isgrò.
Episodio speciale di Happy Collapse, il format immersivo curato da Stefano De Ponti in collaborazione con SoWhat!.
Il quarto appuntamento propone una costruzione sonora realizzata a partire da materiali registrati durante la residenza artistica allo spazio Standard di Milano che, a partire dallo scorso giugno, ha portato alla realizzazione dello spettacolo “Aspra” della compagnia Phoebe Zeitgeist, al debutto sabato prossimo a Verbania.
Un cut-up sorprendente con contributi di teatranti (Giuseppe Isgrò, Francesca Marianna Consonni, Daniele Fedeli, Francesca Frigoli, Chiara Verzola), musicisti (Riccardo La Foresta, Massimiliano Chiara, Francesca Stella Riva, Alessandra Novaga, Andrea Marinelli, Emanuele Magni, Shari DeLorian, Stefano De Ponti), filmmaker (Alice Bachmann, Luca Intermite).
Happy Collapse 02 nasce dall’utilizzo di quattro composizioni recenti realizzate dal collettivo Vacuamoenia, partendo da field recordings registrati nell’entroterra siciliano. Diffusi all’interno di un’antica pieve dell’appenino pistoiese sono stati nuovamente registrati in ambiente, con diverse modalità e a varie distanze. L’intento è stato mettere in relazione acusticamente ambienti molto distanti tra loro per spazio e tempo, catturando il dialogo innescato. Il materiale è stato successivamente selezionato e montato seguendo una narrazione basata soprattutto ”sulle differenze in tempi di riverbero, tra luoghi chiusi e aperti”.
Musiche di Moon Ra / Skag Arcade / meanwhile.in.texas / Fabio Monni /Marco Clivati / Giona Vinti / Sedgemore / Anacleto Vitolo / Baldini-Borghi–Ciampalini / Antonio Tonietti / Camilla Pisani / Patrizia Oliva / Emanuele Magni
Stefano De Ponti introduce il progetto di Happy Collapse.